Un'alba di un nuovo colore, Riepilogo e Introduzione

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elleryuzaki
view post Posted on 27/4/2015, 21:40




Era un giorno come tanti altri, il giorno in cui Feril Deveraux cadde nella Tana del Coniglio.

Non sapeva dove fosse caduto, o meglio, credeva di essere inciampato nell'asfalto - capita a tutti, a volte - ma quando si era rialzato, be', quando si era rialzato le cose erano diverse, e non sarebbero mai più tornate alla normalità.
Un attimo prima il suo sguardo era diretto nella strada dell'università dove studiava; rialzatosi, l'unica cosa che poteva scorgere attorno a sé erano alberi, di ogni forma e colore, disposti in un unico viale che si perdeva in lontananza, più in là di quanto l'occhio potesse scrutare.

Si guardò attorno, un paio di volte, sbattendo le palpebre come disorientato; si prese la guancia tra le dita, tirandola con forza, quasi sperasse fosse un brutto sogno da cui potersi svegliare.

Ma non lo era.

La Tana del Coniglio, così la chiamavano.
Era impossibile capire dove e quando si aprisse; impossibile intercettarla e al tempo stesso impossibile sfuggirci.
Inoltre, per ognuno aveva un aspetto diverso: qualcuno sognava di cadere nel vuoto, qualcuno cercava qualcosa sotto al letto, qualcuno semplicemente inciampava nell'asfalto... e sparivano.

Feril all'epoca non poteva saperlo, c'era appena inciampato.
Ma non si diede per vinto e percorse l'intero viale, correndo.
Quello non era il suo mondo, era evidente, e avrebbe scoperto cosa stava succedendo.
Dopo svariate ore, lo spazio attorno a lui cominciò a cambiare: non più gli alberi dai colori variegati, riuniti in un percorso, ma una massa indefinita di cespugli e di piante, di diversa altezza e dimensione, tra le quali si dipanavano diversi sentieri.
Attraversò quel parco, seguendo a caso i sentieri, fino ad un ampio spazio centrale.
Se quello che prima aveva visto l'aveva sconvolto, ora era completamente estasiato.

Innanzi a sé si stagliava un'enorme struttura dalle pareti chiare e dalle ampie vetratete blu, la cui immensa porta era aperta, quasi volesse invitarlo ad entrare...
L'atmosfera, all'interno, era persino più strabiliante che dall'esterno. La luce, attraversando le vetrate, tingeva l'interno di un blu cristallino.
Al centro della sala, prima di due enormi scalinate che portavano al secondo piano, si trovava un piedistallo. Su di esso, un libro.
Feril si avvicinò, lo sfiorò appena, e immediatamente tutto si fece chiaro...


Otto luoghi vennero creati nella più antica delle ere. Otto luoghi sigillati e nascosti nel mondo più profondo dell'universo, affinché il loro potere non potesse distruggere il creato nella sua interezza. Questo mondo è la Wonderland: al suo centro, come cardine e cerniera dell'Equilibrio, sorge la Wonder Academy, circondata dal Parco di Cheshire. Da questa partono otto strade, una per ogni luogo sigillato al suo interno... ma la stabilità tra gli otto luoghi è oramai precaria, e l'era dell'equilibrio è giunta al termine. Nulla pare più avere senso: profumi e i colori sono una cosa sola; le sensazioni si fondono, si mescolano, perdendo la loro singolarità e cambiando l'aspetto della realtà, che perde di concretezza ogni giorno che passa, mentre il Caos prende di minuto in minuto consapevolezza di se stesso, acquisendo una propria Volontà.
La leggenda narra che solo allora, quando ogni speranza sarà oramai sparita, la Wonderland richiamerà a sé i suoi Guerrieri... la battaglia per ristabilire l'Ordine nella Wonderland avrà allora inizio, e tra loro e la Volontà uno solo potrà uscirne vincitore.
Vivi anche tu in questa saga di eroi e dannati, vieni a scoprire il profumo di un mondo che saprà rapirti e distruggerti!

Run In Wonderland!

La Guerra dell'Equilibrio è cominciata.

~ Il Grande Libro dell'Accademia ~
 
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